AVIS COMUNALE ASTI

Domande frequenti per chi vuole iniziare a donare il sangue

Che cosa devo fare per iniziare a donare sangue?
Puoi contattare la Segreteria AVIS al n. 0141 210410 o inviare una mail a asti.comunale@avis.it: ti verranno date tutte le informazioni necessarie. Per iniziare a scoprire il mondo della donazione di sangue puoi continuare a leggere qualche risposta ai quesiti più frequenti degli aspiranti donatori e donatrici.
Devo avere particolari requisiti per donare sangue?
Età : 18-60 anni per candidarsi ad effettuare la prima donazione. Dopo i 60 anni l’aspirante donatore può essere accettato a discrezione del medico responsabile della selezione. Si può continuare a donare fino al compimento del 65° anno d’età, e proseguire fino a 70 anni previa valutazione medica dello stato di salute.
Peso : Non inferiore a 50 kg.
 Stato di salute : Buono.
Stile di vita : nessun comportamento a rischio che possa compromettere la salute del donatore e/o quella di chi riceve il nostro sangue.
Come viene valutato il mio stato di salute ai fini della donazione?
Il medico responsabile della selezione stabilisce l’idoneità alla donazione del sangue mediante un colloquio, la valutazione clinica e una serie di esami di laboratorio previsti per garantire la sicurezza del donatore e del ricevente e obbligatori ad ogni donazione.
Ulteriori criteri di protezione del donatore prevedono controlli periodici e il rispetto di un intervallo minimo tra una donazione e quella successiva (intervallo che varia a seconda della tipologia di donazione). 
Prima di ogni donazione il donatore (o aspirante tale) deve compilare un “questionario” (previsto dalla normativa trasfusionale) finalizzato a conoscere il suo stato di salute (presente e passato), il suo stile di vita e altre informazioni necessarie al medico che, nel successivo colloquio e visita, approfondirà le risposte del questionario.
La donazione può essere dannosa per la mia salute?
Per una persona adulta e in buono stato di salute la donazione non comporta rischi. Questo grazie anche ai controlli effettuati in fase di selezione da parte dei sanitari preposti, agli esami di laboratorio e alle visite periodiche cui vengono sottoposti i donatori: queste procedure rappresentano uno strumento di medicina preventiva a tutela della salute generale del donatore.
I viaggi all’estero possono influire sulla possibilità di donare?
I soggiorni in alcuni Paesi comportano sospensioni temporanee dalla donazione di sangue e plasma. Il periodo di sospensione varia in base all’esistenza di focolai epidemici, all’insorgenza di nuove malattie infettive, alla recrudescenza di microrganismi ormai considerati debellati, e alla capacità di mutazione e di adattamento dei microrganismi patogeni. L’ormai diffusa facilità di spostamento dei cittadini fuori dai confini nazionali comporta, per le ragioni suddette, una sospensione temporanea dopo il rientro in Italia proprio per garantire la sicurezza trasfusionale.
Sono un lavoratore dipendente: sono giustificato se mi assento dal lavoro per la donazione?
I lavoratori dipendenti che donano gratuitamente sangue ed emocomponenti hanno diritto, a norma di legge, di astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettuano la donazione, e conservano la normale retribuzione per l’intera giornata lavorativa.
Perché le Associazioni dei donatori fanno appelli alla donazione tutto l’anno?
L’utilizzo del sangue, dei suoi componenti e dei suoi derivati è costante: dagli ultimi dati registrati si stima che poco meno di 1.800 pazienti necessitano ogni giorno di essere trasfusi, inoltre, migliaia di persone sono trattate, ogni giorno, con medicinali derivati dal plasma umano. Questo spiega la continuità degli appelli di Avis e delle altre associazioni al fine di poter disporre di unità costanti e sufficienti per far fronte a queste esigenze, nonché di “scorte di sicurezza”, gestite a livello nazionale, per affrontare le eventuali urgenze-emergenze che si dovessero verificare nel Paese. La possibilità di poter contare su volontari che effettuano le donazioni ad intervalli regolari consente di programmare efficacemente la raccolta del sangue, festività e vacanze comprese, in funzione delle suddette esigenze.
Perché le Associazioni dei donatori fanno appelli alla donazione tutto l’anno?
L’utilizzo del sangue, dei suoi componenti e dei suoi derivati è costante: dagli ultimi dati registrati si stima che poco meno di 1.800 pazienti necessitano ogni giorno di essere trasfusi, inoltre, migliaia di persone sono trattate, ogni giorno, con medicinali derivati dal plasma umano. Questo spiega la continuità degli appelli di Avis e delle altre associazioni al fine di poter disporre di unità costanti e sufficienti per far fronte a queste esigenze, nonché di “scorte di sicurezza”, gestite a livello nazionale, per affrontare le eventuali urgenze-emergenze che si dovessero verificare nel Paese. La possibilità di poter contare su volontari che effettuano le donazioni ad intervalli regolari consente di programmare efficacemente la raccolta del sangue, festività e vacanze comprese, in funzione delle suddette esigenze.
Come vengono gestiti i miei dati personali?
Il donatore, prima di dare il proprio consenso alla donazione e prima di fornire i propri dati personali, deve fornire il proprio consenso informato al loro trattamento. Ciò premesso, il segreto medico e le disposizioni inerenti il trattamento dei dati personali (“Privacy”), tutelano la riservatezza e assicurano l’assoluta segretezza dei risultati delle analisi e dei controlli effettuati, e di tutti gli altri aspetti sanitari e personali di ogni donatore e donatrice.
Per essere Socio Avis devo pagare quote di iscrizione?
No, l’appartenenza ad Avis è a titolo assolutamente gratuito, così come nessun addebito è previsto a carico dei donatori per le prestazioni sanitarie relative all’accertamento della loro idoneità alla donazione del sangue e degli emocomponenti.

Perchè donare sangue? Come viene utilizzato il sangue?

Esistono diverse tipologie di donazione, scopriamole insieme

Potenzialmente sei già un donatore di sangue