INFO SANITARIE
I vantaggi della donazione in aferesi
1.
È mirata, perché trasfonde al paziente solo la componente di sangue necessaria
2.
Non produce sprechi, perché permette di utilizzare i singoli componenti ottenuti
3.
È funzionale, perché preleva quantità più alte di uno specifico componente, con maggiori benefici per i riceventi
4.
Rende indipendenti, perché contribuisce al raggiungimento dell’autosufficienza nazionale di plasmaderivati
5.
È flessibile, perché consente di ottenere emocomponenti specifici oppure cellule staminali non ricavabili dalla donazione di sangue intero
6.
È aperta, perché coinvolge molte più persone di quelle che possono donare sangue intero
Come viene conservato il sangue donato?
Oltre a garantire il donatore, il Decreto del Ministero della Salute 2 novembre 2015 pensa anche al ricevente, stabilendo le corrette condizioni di conservazione del sangue donato.
Il sangue e gli emocomponenti sono conservati a temperatura ottimale per ciascun tipo di emocomponente, in emoteche dotate di sistemi di registrazione della temperatura e di allarmi visivi e acustici, posizionati o collegati in modo da poter essere prontamente rilevati dal personale addetto. Il trasporto di sangue ed emocomponenti avviene in condizioni che consentano di mantenere l’integrità e le caratteristiche biologiche del prodotto, anche ai fini delle successive lavorazioni.
La durata di conservazione degli emocomponenti evolve in base al progresso delle conoscenze scientifiche e, in ogni caso, viene di volta in volta stabilita da Decreti Ministeriali.
Il sangue
INFORMAZIONI GENERALI
Il sangue è un liquido circolante che rappresenta il 5-7% del peso del nostro corpo.
Si compone per circa il 55-60% di una liquida, il plasma, per il resto, di cellule: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
Nel plasma sono disciolte molte sostanze (zuccheri, grassi, proteine, fattori della coagulazione, anticorpi, ormoni, vitamine, ecc,); dal plasma si ottengono gli emoderivati: farmaci salvavita quali albumina, fattori della coagulazione e immunoglobuline (ad esempio antitetaniche).
I globuli rossi (detti anche emazie o eritrociti) sono le cellule più numerose e sono ricchi di emoglobina, un pigmento rosso contenente ferro che trasporta ossigeno a tutte le cellule dell’organismo e lo scambia con l’anidride carbonica attraverso la respirazione.
I globuli bianchi (detti anche leucociti) si distinguono in granulociti (neutrofili, basofili, eosinofili), monociti e linfociti. Essi intervengono in diversi modi nella difesa del nostro organismo proteggendoci da aggressioni esterne (virus, batteri, ecc.) e producendo anticorpi.
Le piastrine intervengono nei meccanismi della coagulazione fronteggiando le emorragie in collaborazione con i fattori plasmatici.
Il sangue si classifica in 4 gruppi: A, B, AB e 0, ognuno dei quali si differenzia in negativo o positivo in base alla presenza o meno del fattore Rh.
Visita il sito di AVIS Nazionale alla voce GLOSSARIO per avere ulteriori informazioni e per approfondire temi e termini sul tema del dono.